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Legenda
Il fiume Giordano e il Mar Morto segnano il confine naturale con la «Terra promessa» che gli Ebrei hanno sempre considerato la loro patria.
Il 22 novembre 1947 l’ONU propose di dividere la Palestina in due Stati, uno ebraico e uno arabo. Israele avrebbe posseduto i territori che corrispondono al Negev, alla Galilea e a tutta la striscia costiera da Tel Aviv al Libano, mentre i Palestinesi avrebbero avuto la striscia di Gaza, la Giudea, la Samaria.
La città di Gerusalemme sarebbe stata un territorio internazionale amministrato dall’ONU. Gli Ebrei accettarono ma la Lega Araba rifiutò. Si ebbe così, tra il 1948 e il 1949, la prima guerra arabo-israeliana, che si concluse con la vittoria di Israele.
La Cisgiordania, che corrisponde a parte della Giudea e della Samaria, fu annessa dalla Giordania alla fine della guerra arabo-israeliana del 1948. Nel 1967 fu conquistata da Israele, in seguito alla «guerra dei sei giorni». Attualmente fa parte, con la striscia di Gaza, dei Territori Palestinesi.
Il Golan si affaccia sulla Galilea ed è perciò una regione strategica e dispone di importanti risorse idriche. Durante gli anni Cinquanta e Sessanta le alture del Golan furono usate dai Siriani per bombardare il Nord di Israele. A seguito della guerra arabo-israeliana del 1967 il Golan venne occupato da Israele e formalmente annesso nel 1981. L’annessione non è stata riconosciuta a livello internazionale ed è tuttora forte motivo di attrito tra Siria e Israele.
Il 6 giugno 1982 le forze israeliane invasero il Sud del Libano con la motivazione che in quel territorio la Siria avrebbe collocato basi missilistiche con testate sovietiche.
Con gli accordi di Camp David (1978) venne creata nel Sud del Libano una «striscia di sicurezza» sotto il controllo dell’ONU, per impedire il contatto diretto in quella zona tra Israele e Libano.
Gerusalemme nel 1949 fu proclamata dall’ONU territorio internazionale. Tuttavia Israele e Giordania non riconobbero tale decisione e occuparono la città: Israele occupò il settore occidentale e la Giordania la parte orientale. Nel corso della «guerra dei sei giorni» gli Israeliani occuparono anche il settore giordano, suscitando la condanna da parte dell’Assemblea Generale dell’ONU. Con un decreto approvato dal Parlamento israeliano si dichiarò, il 30 luglio del 1980, l’annessione ufficiale del settore giordano e la proclamazione di Gerusalemme capitale «unita e indivisibile» di Israele.
Durante la «guerra dei sei giorni» nel 1967 l’Egitto perse la penisola del Sinai, che fu occupata dagli Israeliani. Con la «guerra del Kippur» (1973) l’Egitto tentò di rioccupare la penisola, ma venne sconfitto. Il Sinai tornò egiziano in seguito agli accordi di Camp David (1978).